Il 4 luglio, con il ritiro precampionato, inizia ufficialmente il nostro percorso in Serie A. L'approdo in massima serie ha portato un notevole beneficio nelle casse societarie che ora sono assolutamente al sicuro, tanto da spingere la proprietà alla costruzione di un nuovo stadio. Come abbiamo visto in precedenza siamo ancora ad una fase iniziale, ma il progetto è partito.

La situazione economica positiva ci permette inoltre di muoverci un po’ più liberamente sul mercato per rinforzare sia la squadra, come vedremo in seguito, che lo staff tecnico per il quale la società ci ha permesso di aggiungere elementi arrivando alla seguente situazione.

Le operazioni di mercato che hanno occupato le ultime settimane sono servite a rinforzare la squadra, ma come d'abitudine in questi anni di gestione abbiamo deciso di operare pochi interventi, mirati, senza rivoluzionare la rosa. Una scelta di continuità e coerenza pur rischiando di non rinforzarci eccessivamente a livello di qualità. La volontà di puntare sul settore giovanile ci porterà ad aggregare qualche Under 20 alla prima squadra.
Di seguito la presentazione della rosa, con i confermati ampiamente conosciuti in spoiler, e i nuovi acquisti in bella vista.

In porta nulla è cambiato: Andrenacci titolare, Bertozzi riserva, Pozzer giovane terzo che potrebbe andare in prestito.

Reparto dei centrali difensivi che forse un po' sorprendentemente non vede nuovi arrivi. Si poteva pensare ad innesti pronti ad affrontare la massima serie, ma la notevole fiducia in Borri-Canestrelli, e Coccolo, mi ha fatto optare per restare così. Un acquisto di livello avrebbe significato mettere in panchina qualcuno. È un rischio, consapevole. Il quarto sarà Piacentini, di ritorno dal prestito, e avremo Casorzo che si alternerà con la U20.

Novità che invece troviamo sugli esterni dove lo svincolato Faraoni sarà il titolare a destra, con Albertini degradato a riserva. A sinistra aperto il ballottaggio tra Beruatto e il nuovo arrivo Germoni.
Verzeni giovane aggregato, Boncaldo in prestito.

Reparto di centrocampo al solito molto affollato, tanto che abbiamo deciso di mandare in prestito Gavioli. Percorso inverso per Ambro di ritorno dall'anno a Trieste.
In posizione di Regista Arretrato Marotta farà da chioccia a Schirò, arrivato a costo zero, mentre attorno agiranno i confermati Paghera, Giandonato, Maita, Ranocchia, Franchini, e il nuovo acquisto Icardi. Proverà a ritagliarsi spazio il gioiellino del vivaio Buda.

Reparto offensivo all'insegna della freschezza. Fatti praticamente fuori Senesi e Beretta che stiamo cercando di cedere, l'attacco sarà sulle spalle del colpo Candellone, e il duo Vergani-Fonseca in cerca di conferme ai piani alti. Completano il reparto i ragazzini Cardinali e Spiller già visti in campo nel finale della scorsa stagione.

Siamo alla chiusura di questa terza stagione in sella al Piacenza, che per trequarti é stata eccezionale. L'ultima parte di regular season ci ha creato qualche problema tanto da farci perdere la promozione diretta che per lungo tempo era sembrata una concreta possibilità. Se la classifica non ci ha premiato, l'ha però fatto la corsa playoff e la nostra capacità di prevalere nelle situazioni di maggior tensione.

Il riassunto statistico della squadra copre talmente tante voci che si presta alle più svariate interpretazioni. Diverse sono le conferme che ci portiamo dalla scorsa stagione: l'affidabilità di Andrenacci mai stata in discussione, così come la solidità della giovane coppia centrale Borri-Canestrelli a cui si é aggiunto un positivo Coccolo. La qualità concentrata in pochi minuti di Giandonato e l'efficacia di Beruatto, sicuramente il migliore della stagione tra gli esterni, che si é rivelato anche freddo rigorista nell'ultimo mese.
Per Vergani parlano i numeri, secondo anno consecutivo in doppia cifra a 21 anni, ora si andrà in cerca di conferme e di esami nella massima serie.
Chiudiamo con quello che è stato per il terzo anno l'MVP della squadra, capitan Marotta: sempre presente, sempre tra i migliori, migliaia di palloni toccati senza sbagliare mai; e quando c'è da picchiare non ci si tira indietro. Guida, esempio, leader.
C'è anche qualche piccola nota dolente la più grossa delle quali riguarda Beretta, assolutamente deludente e raramente in grado di lasciare il segno tanto che nel finale di stagione, ancor prima del l'infortunio, gli era stato preferito il giovane Cardinali, capace di raggiungere lo stesso score in metà presenze.

Analizzati ed elencati numeri e riconoscimenti relativi alla squadra passiamo ai premi stagionali della Serie B dove viene confermato e sottolineato il lavoro svolto.
Piazziamo un giocatore per ogni ruolo sul podio, con Vergani che trionfa tra i giovani. Nella Top11 compaiono invece solo due nostri uomini, poteva essercene qualcuno in più ma va bene così.

Ciliegina sulla torta la soddisfazione personale.

Al termine della stagione il giudizio della dirigenza non può che essere entusiasta sotto ogni voce.

Il riepilogo dei ricavi commerciali é più che soddisfacente e la società inoltre ci comunica di aver dato il via al progetto relativo al nuovo stadio come da programma.

Terminata la stagione è il momento di pensare al futuro, lavorando alla prossima. Il mese di giugno sarà dedicato alla programmazione della Serie A, soprattutto per quel che riguarda il miglioramento di rosa e staff, così da essere pronti e al completo a inizio ritiro il 4 luglio.
La promozione ci ha messo a disposizione un budget di oltre 4 milioni, soldi mai lontanamente visti finora, che ci offre la possibilità di muoverci seriamente sul mercato. L'idea resta comunque quella di non apportare rivoluzioni ma mantenere lo zoccolo duro a cui aggiungere acquisti mirati dove vi è necessità. Inoltre se c'è la possibilità approfitteremo di giocatori svincolati, che ancora non hanno trovato una destinazione. Prioritario sarà sostituire i partenti, ovvero coloro che non si sono visti rinnovare il contratto e lasceranno la squadra.
Eccoci quindi ai saluti ed ai ringraziamenti per Milesi, Nunzella e Nicco, protagonisti fin dal primo anno di C ma che ora per diversi motivi non potranno più far parte del gruppo. A questi si aggiunge Silipo, mai riuscito a ritagliarsi uno spazio

I giorni che ci separano dalla semifinale playoff sono di grande riflessione, soprattutto a livello tattico. C'è da scegliere con quale di due sistemi affrontare le prossime gare e se nel caso apportare qualche modifica. In attesa di sapere chi tra Frosinone e Livorno sarà la nostra avversaria arrivo a una decisione. Sarà 4132 ma con una richiesta di maggiore intensità nel pressing di squadra accompagnata da una variazione delle linee di ingaggio e difesa, che verranno alzate ancor di più. Il turno preliminare premia il Livorno, incontrato da poco in uno scoppiettante 3-3, dove giocheremo la gara di andata. Ora ci giochiamo tutto.

Dopo una partenza timida ci leviamo di dosso la paura iniziando a macinare gioco. Beruatto trasforma il rigore del vantaggio e pur concedendo qualcosa di troppo creiamo occasioni per il raddoppio, che arriva verso la fine grazie a Fonseca. Sarebbe il gol che chiude la qualificazione se non fosse per Porcino che al 94' tiene vive le speranze di rimonta per i ragazzi di Jurgen Klinsmann.



Molto più sofferta la gara del Garilli nella quale forse la situazione di vantaggio ci porta inconsciamente ad avere un atteggiamento dimesso. Fonseca impegna Zima a inzio e fine tempo ma in mezzo c'è tanto Livorno. Nella ripresa la storia non cambia con gli ospiti a fare la gara e noi a provare ad agire di rimessa. Non succede nulla e lo 0-0 ci manda in finale. Nota lieta il ritorno nell'ultima mezz'ora di Vergani dopo il lungo infortunio.


In finale ci aspetta il Venezia che vanta la miglior classifica del girone di ritorno e il miglior andamento casalingo. In pratica l'opposto nostro che siamo molto più efficaci fiori casa e veniamo da una seconda parte di campionato negativa.
I lagunari hanno uno score curioso che riguarda le ultime 10 gare giocate, vale a dire una serie incredibile di 0-0 intervallata dai 2-1 rifilati a Salernitana, Lecce e...Piacenza.
Senza gol, e senza emozioni né vere occasioni sono terminate le due gare di semifinale con cui hanno superato il Chievo in semifinale. Ci sono tutti gli ingredienti per una finale combattuta.

La gara di andata si rivela più scoppiettante che mai. La apre Borri al 3', la chiude il terzino Bodiang con la doppietta personale al 87' dopo che aveva pareggiato una prima volta con un tiro al volo da fuori pur acciaccato. In mezzo tutto quello che può caratterizzare un 4-4 davvero insolito vista la posta in palio. Fondamentale il ritorno al gol di Vergani oggi in campo per un tempo. Ma dovremo di nuovo andarci a giocare la gara decisiva in una trasferta veneta, come due anni fa a Padova.

La suggestiva cornice del Penzo farà da teatro all'ultimo atto di questo campionato cadetto in una splendida serata primaverile.
Il ritorno di Vergani tra i titolari si manifesta in maniera implacabile intorno al quarto d'ora con un uno-due micidiale che tramortisce i veneti. Gol in fotocopia sfruttando perfetti cross di Boncaldo. Il colpo del definitivo KO lo rifila Maita al 34' con un preciso destro dal limite.
La partita in pratica finisce qui, resta la lunga attesa per il fischio finale che fa scoppiare la festa in campo ma soprattutto in città. La tifoseria si riversa in piazza e poi allo stadio per aspettare la squadra al rientro e festeggiare tutti insieme il ritorno in serie A.

I ricordi tornano a quella notte del 13 giugno 1993 dopo la vittoria a Cosenza che quest'anno poteva invece rappresentare un crocevia drammatico. Ma ancora una volta nel momento più delicato e decisivo, i playoff, questa squadra ha saputo tirare fuori il meglio. Come due anni fa in Serie C dopo un finale di campionato problematico, con poche energie, siamo riusciti a raccogliere le forze mentali necessarie per prevalere.
Il nostro score in tre anni di playoff arriva così a 9 vittorie e 8 pareggi, a fronte di nessuna sconfitta.

Incassiamo anche i complimenti di un felicissimo Simone Inzaghi, per cui nutro grande stima, che non può che farci piacere.

Siamo arrivati al rush finale, le ultime 5 decisive giornate che definiranno il nostro futuro. Non ci arriviamo sicuramente nelle migliori condizioni psico-fisiche, ma dobbiamo fare un ultimo sforzo per non sprecare una stagione straordinaria.

NB: cliccando sul banner partita potete vedere le formazioni.


I brianzoli sono in un ottimo momento di forma visti i 10 punti nelle ultime 4, al contrario nostro che dobbiamo fare la conta degli infortuni per fare la formazione.
Tra le rivali negli anticipi vince solo la Salernitana che si candida a vincitrice del campionato. Pur con la possibilità di approfittare dei paesi falsi degli altri non riusciamo ad essere produttivi. Una gran mole di gioco ma poche occasioni. E il gol lo fanno gli altri.


In questo ritaglio di giornale su può vedere nel dettaglio la corsa promozione. Oltre ad essere in difficoltà a livello di risultati abbiamo anche un calendario che è probabilmente il più complicato.



Per l'ultimo infrasettimanale dell'anno ci schieriamo con un 433 avvalendoci di un minimo di turnover dove concesso dalle assenze.
Queste non ci impediscono di prendere in mano la partita e attaccare, ma incredibilmente sono sempre gli avversari a fare gol. Troviamo immediatamente il pareggio su corner grazie al giovane Cardinali e continuiamo poi la ricerca del vantaggio.
Lo troviamo finalmente al 87', di nuovo su corner, con Borri. Per dar maggiore equilibrio torniamo al 4132 e realizziamo in contropiede il definitivo 3-1 con l'altro classe 2003, Spiller, bomber della U20. Dagli altri campi fioccano pareggi.





I toscani sono un'altra squadra alla ricerca di un posto playoff. Ci disponiamo di nuovo col 433 che ci porta ad una buona partenza in cui mandiamo subito al tiro Fonseca e poi Canestrelli a colpire la traversa. Proseguiamo con la spinta offensiva ma al primo tiro è Cannavò a trovare il gol. Nel secondo tempo il copione non cambia ma non riusciamo a trovare il pareggio.
L'unica piccola consolazione è che nelle altre gare a prevalere è ancora il segno X. Ma quanti rimpianti.





Gli amaranto sono un'altra squadra alla ricerca degli ultimi posti playoff. Sappiamo che il Lecce ha vinto, che costringe anche noi a farlo.
Lo sappiamo e partiamo forte fino a trovare il gol del vantaggio con Canestrelli, subito pareggio da Motika, al primo tiro.
Al 35' fallo su Senesi provoca un rigore realizzato da Beruatto, ma ad inzio è Marsura a sfruttare una punizione laterale per pervenire al pareggio. Dopo un'occasione per parte c'è un altro rigore, stavolta molto dubbio, ma soprattutto per i labronici: Ongenda é infallibile.
Passano pochi minuti e Beretta la pareggia su assist di Fonseca. Negli ultimi 10 minuti entrambi i terzini subiscono acciacchi ma non rinunciamo all'assedio finale rischiando addirittura di prendere gol in contropiede. Ma nessuno segna e il solo punto raccolto é una mezza condanna ai playoff.





L'ultima speranza per una promozione diretta passa per Cosenza. Abbiamo bisogno di vincere e attendere buone notizie da Trapani dove il Lecce non deve invece farlo. All'incredibile pareggio dei salentini fa da contraltare una delle nostre peggiori partite dell'anno. E la sconfitta ci condanna addirittura al quarto posto in classifica (che trovate cliccando sulla griglia playoff), praticamente mai occupato durante tutto il torneo.