Sogno Giapponese, realizzazione Europea: Nakata's Odyssey

Grasshoppers | Hidetoshi Nakata | Sg. 1 - 2023/2024

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  1. Mr. TikiTaka
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    JohnBonham si, non partiremo da skills bassissime, l'ho premesso nella prima parte della narrazione: la challenge si basa sul dover cambiare campionato (si spera!) spesso per riuscire a vincere ovunque. Non possiamo permetterci di perdere tempo o di ricevere chiamate da seconde/terze divisioni :sisi:
    Sulla tattica, vedremo se hai indovinato.. per ora, solo piccoli spoiler :svegliopd3:


    | GRASSHOPPERS |
    Stagione 1 - 2023.2024

    - GrasshopPANZER -



    Il pre-season della squadra guidata dal tecnico giapponese è stato piuttosto intenso, viste le ben 7 amichevoli affrontate tra la fine di giugno e la metà di luglio. Il Grasshoppers ha affrontato anche club importanti, giunti al Letzigrund di Zurigo con un buon seguito di tifosi: parliamo del Blackburn, del Wolfsburg e dell'Auxerre. Le uniche due trasferte sono state in quel di Praga ed a Riyadh, confrontandosi persino con giocatori del calibro di Neymar, Mitrovic, Malcolm e Ruben Neves.

    Il bilancio finale risulta più che positivo, al di là dei risultati, per l'amalgama del gruppo e per gli sviluppi tattici che hanno visto Nakata apportare già diverse modifiche a ruoli e ad istruzioni di squadra, trovando una buona quadratura per affrontare l'inizio del campionato.

    Capitan Abrashi, Kacuri e Corbeanu invece, si troveranno molto probabilmente di fronte ad un ritardo di condizione, dovuto ai leggeri infortuni accusati nei primi test-match, costringendoli a saltare parte della preparazione.

    Su chi punterà inizialmente il mister


    Un'idea Hidetoshi se l'è già fatta. Il pre-campionato ha dato spunti utili ed ha già sovvertito qualche gerarchia iniziale che sembrava esser data quasi per certa. Ad esclusione del portiere titolare che rimane l'affidabile Hammel, il quartetto difensivo ha visto il polivalente centrale olandese Lonwijk spostarsi sulla corsia di destra, lasciando il centro a Tobers e Seko, connazionale del neo-tecnico. L'out mancino invece è sempre ben presidiato da Kempter, terzino veramente completo sotto tutti i punti di vista, nel fiore dell'età (28) e decisamente affidabile nel rendimento settimanale durante le sedute di allenamento.

    La mediana invece è probabilmente il reparto che ha visto il maggior scambio di interpreti. Ndenge pare aver preso le redini in cabina di regia, mentre Abrashi, il capitano, inizialmente non aveva convinto il proprio tecnico, salvo poi alzare il livello delle prestazioni negli incontri importanti e riprendendosi di forza il ruolo di interdizione. Chiude il trio Giotto Morandi, il quale si è alternato e si alternerà spesso con Shabani, registi a tutto campo molto dotati tecnicamente e fisicamente, oltre che equilibrati nell'approccio mentale.

    Davanti le scelte sembrano essere quasi definite, sicuramente complice l'infortunio al rumeno Corbeanu, a destra Schürpf sembra essere inamovibile, davanti Babunski è una spanna sopra i suoi compagni di reparto. Come anticipato poco sopra, largo a sinistra ci sarà il ballottaggio Morandi-Shabani.

    I ricambi d'oro


    Nella lista del mister giapponese però, ci sono nomi importanti che potranno e dovranno giocarsi il posto. A partire da Abels, olandese, è l'unico terzino destro di ruolo della squadra, discreto in fase difensiva ma ottimo crossatore. Discorso simile vale per Theo Ndicka Matam, francese classe duemila molto determinato, ma con scarse qualità in coraggio, raramente concentrato e poco coraggioso. A lui il compito di insidiare le prestazioni del tostissimo Kempter.

    Laws, Marchand e Kacuri invece, dovranno provare a fare del proprio meglio sotto l'aspetto prestativo per trovare spazio dal primo minuto, facendo leva sui propri punti di forza, come ad esempio il saper rendere egregiamente durante i big match di Marchand.

    Infine Kalem, Mabil e Corbeanu, i veri antagonisti per le corsie esterne che durante il pre-season sono riusciti ad insidiare qualche dubbio nei pensieri di Nakata, ma non ancora abbastanza per avere da subito una maglia da titolare. Fink e Rastoder invece, lottano più ad armi impari con l'attaccante macedone, avendo purtroppo qualche qualità in meno.





    1^ Giornata Credit Suisse Super League


    L'esordio in campionato risulta essere da sempre quel giorno segnato con un cerchietto rosso sul calendario. In questo caso poi, l'emozione per le cavallette di Zurigo poi, è doppia, perchè oltre all'emozione dell'inizio della Super League, giunge in concomitanza la prima in panchina di Hidetoshi Nakata.

    Fra le mura amiche del Letzigrund, il Grasshoppers ospita il Lucerna, squadra giunta quarta in classifica nella scorsa stagione e partecipante di diritto ai turni di qualificazione di Euro Conference. Un avversario di tutto rispetto quindi, che si presenta con un 4-4-2 a rombo con il fantasista Kàdak a supporto di Ademi e della freccia Abubakar.

    Il tecnico giapponese risponde con il 4-3-3 collaudato durante il ritiro estivo, con Morandi regista a tutto campo e Shabani esterno di attacco, sull'out mancino. Confermato l'olandese Lonwijk terzino, Tobers e Seko formano la coppia centrale. Marchand il prescelto davanti alla difesa a dettare i tempi di gioco in costruzione.

    Pronti-via, sono gli ospiti a provare a far la voce grossa, con Frydek che calcia una punizione pericolosissima dopo una manciata di secondi, ma Hammel è bravo a deviare in angolo. La reazione del Grasshoppers, oggi in maglia nera, non tarda ad arrivare: venti sul cronometro, un sontuoso giro palla cerca di aggirare la fase difensiva avversaria, passando dal centro a sinistra, girando nuovamente a destra per trovare il pertugio giusto con il cross dal fondo di Lonwijk, l'olandese adattato, bravo a servire con un cross radente l'accorrente Schurpf per il tap-in: 1-0!!!
    Il Lucerna cerca di scardinare la retroguardia di casa, ma così facendo si espone a contropiedi decisamente pericolosi. Buona la manovra che porta Ademi a calciare in porta da posizione ravvicinata, ma è ancora Hammel a farsi trovare pronto.
    Al 41' un palla in verticale arriva dritta sui piedi di Babunski che, in area e spalle alla porta, si lascia andare su un contatto sospetto... solo la VAR salva i bianco-celesti da un possibile calcio di rigore.
    I ritmi gara procedono spediti fino all'85', quando è lo stesso Babunski ad inventare uno schema su calcio piazzato ravvicinato: il macedone finta il tiro e serve Morandi, posto alla sua sinistra. Lo svizzero controlla e lascia partire un destro a giro imprendibile... RETEEEE!! SONO DUE!
    Il Lucerna crolla, molla la presa e subisce un possesso ossessionato delle cavallette, fameliche e mai dome, brave a timbrare il terzo gol con una gran botta da fuori di Ndenge, subentrato nei minuti finali di gara.
    L'arbitro dice basta così, che partita per il Grasshoppers!!







    2^ Giornata Credit Suisse Super League : il derby!!!


    C'è aria di derby in città!!! In quel di Zurigo, già alla seconda giornata, il Letzigrund ospita lo Young Boys di Raphael Wicky per uno scontro sulla carta poco felice per i padroni di casa, visto che i giallo-neri sono la super favorita alla vittoria finale del campionato. Nakata riesce a confermare il blocco che ha così ben figurato alla prima ufficiale, con il solo Ndenge scelto al posto di Marchand, così come gli ospiti optano per il loro consueto 4-4-2 a rombo. Stessa preparazione al match della settimana precedente quindi, un notevole vantaggio per il tecnico giapponese.

    La partita è molto vibrante ma allo stesso tempo estremamente combattuta, più di quanto i media potessero aspettarsi. I bianco-blu mantengono ferocemente il possesso del pallone, gli ospiti cercano di colpire rapidi in contropiede e con passaggi in verticale. La prima frazione di gara vede il Grasshoppers andare al tiro principalmente sfruttando le corsie esterne per gli uno contro uno degli attaccanti contro i terzini. Poco prima della mezz'ora è Kempter a sfiorare la traversa con un gran destro da fuori che però non impensierisce Marzino. Si susseguono poi diversi attacchi, ma lo Young Boys regge bene l'urto, sporcando qualsiasi azione offensiva e qualsiasi tiro indirizzato alla propria porta. Poco prima del finale è Hammel a mettersi in mostra respingendo una fucilata di Ugrinic.

    La seconda metà della partita, riprende sugli stessi binari, con i giallo-neri che faticano ad uscire dalla propria metà campo e con i padroni di casa sempre più dominanti sotto l'aspetto del possesso. Al 55' Schurpf scappa sulla destra, semina un paio di avversari e serve in profondità Babunski. L'attaccante macedone sembra esser solo, carica il destro.. ma dal nulla compare Mai che mura con tutto il corpo il tentativo avversario! Gli uomini di Wicky sembrano svegliarsi dal torpore e si affacciano nella metà campo del Grasshoppers. Palla lunga per Nsame che è bravo a girare di testa verso Hammel, il quale quasi sorpreso, riesce a smanacciare in qualche modo. Ancora Young, Blum sfonda a destra e mette di prima per il taglio di Nsame, ma quest'ultimo gira troppo il tiro che termina a lato. Girandola di cambi quindi per Nakata che immette forze fresche: dentro Abels, dentro Kacuri e dentro Marchand. E' proprio da Kacuri che parte la manovra decisiva: recupero fulmineo in mediana, apertura sulla corsia mancina per Shabani che sventaglia a centro area sul movimento di Babunski, bravissimo a scappare alle spalle di Garcia. Il centrale giallo-nero perde di vista per un attimo il macedone, lo cerca con lo sguardo voltandosi, ma perde anche il contatto visivo con il pallone. Babunski cambia passo, accelera e brucia l'imponente difensore svizzero, impatta di interno e..... GOOOLLLLL! UNO A ZERO GRASSHOPPERS! I tifosi impazziscono di gioia, esplode il Letzigrund!!!! Gli ospiti accusano il colpo e spariscono definitivamente dal campo, mentre i bianco-blu continuano a macinare gioco, senza però convertire in altre occasioni il possesso. Termina così, il derby va alle cavallette!!!







    3^ Giornata Credit Suisse Super League


    L'infermeria inizia a farsi pesante perchè, all'appello di questa terza giornata di campionato, la prima in trasferta per Nakata ed i suoi ragazzi, manca uno dei pilastri difensivi: Seko. Il connazionale del tecnico si è infortunato durante il match contro lo Young Boys e non sembra essere proprio una cosa da niente: caviglia slogata, out 4 settimane. A lui si aggiunge Theo Ndicka Matam, il ricambio naturale di Kempter. Toccherà quindi a Florian Hoxha fungere da alternativa al ruolo di terzino sinistro.

    Affrontare lo Stade-Losanna all'Olympique la Pontaise, appare più semplice di quel che in realtà si rivela il match. Il 4-2-3-1 improntato dal mister Anthony Braizat, mira a difendere ogni spazio immaginabile, rendendo quasi invalicabile l'ultima linea dei bianco-rossi. La matricola della Super League rende quindi dura la vita alle cavallette, le quali faticano a trovare spazi utili per colpire. Alla fine, dal tabellino, risulta che gli unici due tiri in porta degli ospiti, coincidano anche con le azioni pericolose della gara. I padroni di casa non sono mai pericolosi e, manco a dirlo, il gol del Grasshoppers arriva dai piedi del solito Schurpf, imbeccato egregiamente da un lancio preciso di Abrashi. Solo Shabani, sempre nel primo tempo, sfiora il raddoppio su crosso basso di Abels. Ad ogni modo, siamo di fronte ad un tre su tre, attacco discreto e difesa granitica!

     
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